Composizione - Principi base

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In questo articolo inizierò a parlare di una delle questioni fondamentali in fotografia: la composizione, argomento che approfondirò sicuramente in futuro.

 

Spesso non è evidente comprendere i fattori che entrano in gioco quando si scatta una fotografia. In alcuni ambiti della fotografia, come quella di paesaggio, architettura, in studio,… si ha molto tempo per riflettere e per ricercare l’inquadratura che più ci soddisfa, mentre in altre situazioni, come con soggetti in movimento, è la conoscenza dei principi basi e l’esperienza che ci permettono di ottenere buoni scatti.

 

Il formato più utilizzato dai professionisti e amatori esperti è il 3:2, ma ci sono numerose altre varianti (quadrato, 4:3, panoramiche,…) ognuno con delle caratteristiche ben precise. Ad esempio il formato panoramico porta un maggior coinvolgimento dell’osservatore, il 3:2 di solito non è molto indicato per le foto verticali (per la figura umana sì! Io comunque lo utilizzo anche per i paesaggi).

 

È importante ricordarsi che anche i margini giocano un ruolo fondamentale nell’inquadratura, perché anche loro sono delle linee ed interagiscono con l’immagine: il margine inferiore è una sorta di base.

 

Parlare di composizione significa soffermarsi sulla suddivisione dell’inquadratura. Ogni fotografia porta automaticamente una divisione all’interno di essa: ovviamente le possibilità sono infinite, ma numerosi studiosi hanno cercato di trovare dei principi geometrici su cui fondare la ripartizione dello spazio. Ovvio che per i pittori è tutto molto più semplice, in quanto decidono loro come organizzare lo spazio, mentre se un fotografo ricerca queste proporzioni il rischio è di non ottenere nulla. Va magari fatto un accenno alla sezione aurea, considerata la suddivisione armoniosa per eccellenza: il rapporto tra la sezione piccola e quella grande è uguale a quello tra la grande e l’intero riquadro.

 

È molto utile invece in fotografia la regola dei terzi, che ha origine nella pittura. Chi non è pratico di fotografia tende a mettere il soggetto al centro, ma ciò spesso rende l’immagine statica. Maggiormente interessante è immaginarsi l’inquadratura come nell’immagine, dove i punti di intersezione delle linee sono quelli di maggiore coinvolgimento e di armonia.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Regola_dei_terzi
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Regola_dei_terzi

 

In queste intersezioni è quindi più opportuno collocare il soggetto, in modo da dare dinamismo alla fotografia. La regola dei terzi vale anche per il posizionamento dell’orizzonte, che solitamente va posizionato in una delle due linee orizzontali.

 

Come qualsiasi regola non va presa alla lettera, qui elenco alcune eccezioni, ma ce ne sono molte altre:

  • Il soggetto può essere posizionato anche in altri punti, ma deve esserci un motivo (non desideriamo trasmettere armonia, ma altre sensazioni), ricordandoci che la posizione del soggetto è tanto più importante quanto minori sono le sue dimensioni.
Ape alla finestra: l'intenzione con questa inquadratura è di sbilanciare...
Ape alla finestra: l'intenzione con questa inquadratura è di sbilanciare...
  • Per accentuare la simmetria dei riflessi è maggiormente indicato situare la linea al centro.
Regione del Naret, Ticino
Regione del Naret, Ticino
  • Quando il soggetto della foto sono delle nuvole minacciose o particolari, abbassare la linea può essere utile.
Cielo a Lugano, Ticino
Cielo a Lugano, Ticino

Essenziale è ricercare la miglior inquadratura al momento dello scatto, consapevoli del fatto che in seguito è comunque possibile applicare dei tagli per migliorare la composizione, ricordandosi che ad ogni modo un taglio comporta sempre una perdita di qualità dell'immagine.

Ricercare la miglior inquadratura signigica muoversi nell'ambiente, prendersi il tempo necessario a ricercare dei punti di vista interessanti, magari originali, e quando possibile attendere una luce che risalti il soggetto che desideriamo fotografare. Significa anche variare la direzione e l'ampiezza dell'inquadratura (angolo di campo), cambiando obbiettivo in modo da cercare di selezionare la scena e catturare gli elementi nel modo che più si avvicina a quanto desideriamo.

 

Bibliografia:

Wikipedia

George Barr, "Come fotografare ad un livello superiore", EdUP, 2009

Micheal Freeman, "L'occhio del fotografo", Logos Modena, 2008


 

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